Welcome to Idea R | Branding - Web Agency - Digital Strategies
Switch to the mobile layout

      Idea R - Do you have a real web strategy? Persuasion Technologies

Blog

Take a software geek from the 80s, add a new generation graphic designer and dilute with a longtime marketing strategist. Shake vigorously and you'll get the Idea R's blog.

Change language... italiano

Una semplice ma efficace strategia SEO: l'intermediario

Published on 9/23/2019
Categories: SEO
Una semplice ma efficace strategia SEO: l'intermediario

This article is available in English too.

Il trucco SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) chiamato “l’intermediario” risolve un problema molto comune nei siti internet aziendali e lo fa con ottimi risultati.
Io stesso l’ho applicato molte volte e ho ottenuto sempre risultati eccezionali in tempi brevi.

Il trucco che andrò a spiegarti a breve, quest’anno ha salvato il posizionamento di un nostro cliente.
In poche parole, un concorrente molto agguerrito lo aveva scavalcato creando una PBN (Private Blog Network). Le PBN sono tecniche black hat, ovvero vietate e penalizzate da Google (quando se ne accorge), ma di questo magari te ne parlo un’altra volta.
A quel punto avevo due soluzioni: o creavo una PBN anche io (con i costi che questo comporta) o provavo con il metodo argomento di questo articolo, che tra l’altro è una tecnica white hat, ovvero assolutamente lecita.

Partiamo col capire quali sono i problemi che risolve “l’intermediario”.

Il problema delle pagine vetrina

Le pagine dei siti web aziendali (ma anche di altre tipologie di sito) si dividono sostanzialmente in 3 categorie.

  • La pagina principale, la cosiddetta home page del sito.
  • Le pagine vetrina (o commerciali): le pagine interne che descrivono i prodotti/servizi dell’azienda, sono quelle in cui speriamo con tutto il cuore che vadano i nostri visitatori.
  • Le pagine informative: sono quelle che propongono contenuti interessanti e non autoreferenziali, tipicamente gli articoli del blog.

Come è ben noto, più una pagina è referenziata da altri siti web, più questa viene posizionata in alto dai motori di ricerca. Il problema è che quando qualcuno vuole citare la tua azienda lo fa mettendo un link alla home page. Nessuno si sognerebbe mai di mettere un link ad una tua pagina commerciale.
Il risultato è che se sei stato bravo ti troverai la pagina principale posizionata bene nella SERP (Search Engine Result Page), ma la stessa cosa non si potrà dire per tutte le altre pagine del sito.

Questo è un problema soprattutto se la tua azienda offre molti prodotti e che quindi non possono essere tutti elencati e sviscerati nei minimi dettagli nella sola home page del sito.
Ad esempio se la tua azienda produce abbigliamento, magari la tua home page si posiziona anche bene per la parola “abbigliamento”, però la tua pagina vetrina che parla specificatamente di cravatte è relegata alle ultime posizioni nei motori di ricerca, proprio perché nessuno la cita nei propri siti.

Per questo è molto importante avere un blog aziendale, grazie ad esso infatti sarai in grado di scrivere articoli che utilizzino le parole chiave delle tue pagine commerciali. Se scriverai articoli interessanti e non spudoratamente pubblicitari, allora altri siti web inizieranno a citare le tue pagine informative.

Rimane comunque il problema che a questo punto nei motori di ricerca ci sarà la tua home page e gli articoli del blog, ma continueranno a mancare le pagine commerciali.

Ti farò vedere ora due modi per indicizzare anche le pagine commerciali, uno manuale e uno totalmente automatico.

Ti è piaciuto fino a qua l'articolo?

Prima di continuare nella lettura, seguici sulla nostra pagina LinkedIn cliccando il pulsante qui sotto!
In tal modo rimarrai aggiornato sulle strategie digitali non solo con i nostri articoli, ma anche con le migliori pubblicazioni che raccogliamo in giro per la rete.

Il metodo dell’intermediario

Il metodo consiste nel creare una pagina informativa, messa a metà tra chi la citerà e la pagina commerciale che vogliamo indicizzare. Facendo in questa maniera, parte del cosiddetto link juice acquisito dalla pagina intermedia verrà ereditato anche dalla pagina vetrina per proprietà transitiva.

Riprendiamo l’esempio del sito che vende articoli di abbigliamento per spiegare il metodo in pratica.

  1. Supponiamo di voler posizionare sul motore di ricerca la pagina dove vengono elencate le cravatte che vendiamo. Come già spiegato nessuno mette purtroppo link alla nostra pagina dedicata alle cravatte.
  2. Creiamo una serie di articoli nel nostro blog che insegnano a fare vari tipi di nodo alla cravatta. Ogni articolo potrebbe dare dei cenni storici, elencare le star del cinema che hanno reso famoso quel particolare nodo, avere belle foto di modelli e magari video esplicativi che insegnano a fare il nodo.
  3. All’interno di ognuno degli articoli, alla prima occorrenza della parola “cravatta” metteremo un link alla nostra pagina commerciale dedicata alle cravatte.
  4. Se la nostra serie di articoli avrà successo, probabilmente otterremo molti collegamenti dall’esterno e questo contribuirà alla loro popolarità sui motori di ricerca.

Tecnicamente quello che abbiamo creato, è una serie di internal link alla pagina commerciale che partono dagli articoli del blog.
Quando Google scansiona un sito e vede molti internal link che partono da pagine ben posizionate e finiscono tutti in una data pagina (la pagina delle cravatte in vendita), capisce che la pagina finale è importante e significativa per la parola chiave in questione.

Si tratta quindi di fare un po’ di lavoro editoriale.
È possibile creare questi collegamenti interni in maniera automatica?
Questa è una domanda lecita, soprattutto se hai un blog con molti articoli già scritti.

La risposta è sì, soprattutto se stai utilizzando l’Infrared CMS.

Come automatizzare i collegamenti interni

Sinceramente non so se altri CMS o eventuali plugin abbiano funzionalità simili, qui ti faccio vedere quello che abbiamo realizzato noi.

Tra gli strumenti di amministrazione dell’Infrared CMS c’è il Glossario.
Utilizzando le espressioni regolari potrai definire le tue parole chiave (in tutte le possibili varianti) e legarle alle pagine commerciali di interesse. Al momento di visualizzare un qualsiasi articolo del blog, Il sistema cercherà automaticamente le parole chiave all’interno dell’articolo e collegherà la loro prima occorrenza alla pagina scelta. Ho scelto di collegare solamente la prima occorrenza di ogni voce del glossario per evitare gli effetti negativi del keyword stuffing, quel fenomeno per cui se Google vede troppe parole chiave, giudica la pagina come spam.
Va oltre lo scopo di questo articolo spiegarti le espressioni regolari, ma in Internet troverai molti articoli che lo faranno al posto mio.

Infrared CMS

Per farti un esempio pratico, lo vedi anche nell’immagine qui sopra, nel glossario ho creato l’espressione \bSEO\b e l’ho legata alla pagina di questo sito che pubblicizza i servizi di ottimizzazione per i motori di ricerca. I simboli \b che vedi davanti e dietro l’acronimo SEO servono a dire al sistema che deve cercare le occorrenze della parola intera SEO.

Il risultato lo vedi anche in questo articolo.
Se torni all’inizio vedrai che la prima frase (Il trucco SEO…) ha la parola SEO collegata alla omonima pagina commerciale. Il collegamento è stato fatto automaticamente, ne riconoscerai anche altri in giro per il blog, perché ho scelto di visualizzarli con una sottolineatura tratteggiata.

Tutto qui, si fa per dire.
Ti consiglio di implementare al più presto la strategia SEO dell’intermediario, ti permetterà di sfruttare al meglio il tuo blog aziendale e ti ritroverai indicizzate in poco tempo pagine che non pensavi di vedere mai nelle prime posizioni dei motori di ricerca.

Ah, se lo fai, fammi sapere che risultati hai ottenuto.

Scarica l'eBook gratuito

SEO - La checklist definitiva per salire in vetta

Scarica gratis

Scarica gratis la checklist SEO per ottimizzare il tuo sito web e sorpassare la concorrenza.
Troverai raccolte e spiegate oltre 50 linee guida per posizionarti al meglio sui motori di ricerca.
I requisiti di sicurezza che Google raccomanda e promuove, gli errori che devi evitare ad ogni costo, e molto altro ancora.

You are the reader number 12,162.

Comments

Previous article

Previous article

Metalworking industry: how to multiply customers using only the website and zero advertising budget

Next article

[FREE download] Keywords Mixer: long tail keywords made easy

Next article

Scroll to top