A meno che negli ultimi anni non siate vissuti in un eremo sulle Valli del
Pasubio, sicuramente avrete sentito parlare del cloud computing.
Il vostro responsabile IT vi dice che il cloud è sempre il
solito web hosting a cui per ragioni di marketing hanno cambiato nome? (N.d.A.
giuro che mi è capitato di sentirlo).
Vostro figlio grazie allo smartphone usa il cloud con soddisfazione, mentre la
vostra azienda non sa nemmeno cosa sia?
E infine, il cloud potrebbe essere un vantaggio competitivo? Come?
Questo articolo farà chiarezza sull'argomento, spiegando con semplici parole
ed esempi cos'è il cloud e quali grandi opportunità offre alle aziende.
La cosa che verrà alla luce sin dall'inizio è che il cloud è per tutti,
non esistono aziende che non sono adatte per il cloud. Esistono solo aziende che
ci sono arrivate per prime e aziende che comunque prima o poi dovranno
arrivarci.
Dovete solo decidere se volete arrivarci per ultimi.
Partiamo dall'inizio: i server
C'erano una volta le reti aziendali.
In una stanzetta dedicata, con l'aria
condizionata a piena potenza anche d'inverno, c'erano i server, molti server,
- quello con il gestionale,
- quello con i progetti e i documenti (spesso anche uno aggiuntivo dedicato alla intranet),
- quello che gestiva gli utenti della rete (primary domain controller),
- quello che subentrava nel caso si rompesse il precedente (backup domain
controller),
- quello che gestiva la posta elettronica,
- quello che faceva il backup alla rete aziendale,
- quello che faceva da firewall per evitare l'intrusione di hacker da
Internet.
E fino a qua ho descritto la situazione tipica della piccola azienda, la più
piccola configurazione possibile se volete una rete sicura e minimamente
fault-tolerant.
Se poi nel vostro business non vi potete permettere qualche giorno di stop in
caso di rottura di uno dei server, allora probabilmente tutti i precedenti li
avete duplicati in un cluster, in modo che se si rompe un server il suo gemello
entra in azione istantaneamente.
Sì perché i server si rompono, ne so qualcosa credetemi, si rompono i dischi,
gli alimentatori, le schede di rete... e si rompono spesso, anche se li avete
comprati di marca prestigiosa.
Tutto questo ha un enorme costo!
- L'hardware costa;
- diventa obsoleto velocemente;
- poi bisogna comprare il software (sistemi operativi, database,
gestionali, ecc.);
- anche il software diventa obsoleto e va aggiornato, persino più
frequentemente dell'hardware;
- tutto questo non funziona da solo, ci vogliono risorse umane competenti
e specializzate.
Poi è arrivata la virtualizzazione
Un giorno è arrivato qualcuno e vi ha detto: "Lo sai che i tuoi server per il
90% del tempo sono fermi a fare niente?"
Ma come, oltre al danno anche la beffa!? Costano un sacco, si rompono e poi
lavorano pochissimo, solo al 10% delle loro potenzialità?!
La soluzione che vi hanno proposto è stata la virtualizzazione dei
server: in poche parole un programma prende il vostro server fisico e
fa credere alla rete aziendale e a tutti i vostri utenti che invece ci siano ad
esempio cinque
server. Praticamente con il costo di un server ce ne troviamo cinque! E va tutto
alla grande senza perdita di performance, vi ricordate infatti che i server per
il 90% del tempo non facevano niente?
Bene! In questa maniera abbiamo abbassato notevolmente i costi... abbiamo
però alzato i rischi, perché se si rompe il nostro server fisico, sarà come si
rompessero cinque server tutti assieme (quelli virtuali).
Dobbiamo dunque potenziare tutta l'infrastruttura di backup e
disaster-recovery... sarà meglio mandare a fare qualche corso
il nostro amministratore di rete.
Stop ai costi fissi, arriva il cloud
Il cloud oltre ad offrire nuove ed incredibili opportunità applicative (lo
vedremo fra poco), è anche un modo per cancellare i costi fissi e
abbattere drasticamente il budget necessario alla gestione di una rete
aziendale.
In poche parole eliminate la maggior parte dei server (se non addirittura tutti) e mettete tutto il resto nel cloud.
Ci sono provider specializzati, ad esempio Microsoft con il suo
Windows Azure,
che vi mettono a disposizione tutti i server di cui avete bisogno... a distanza.
Quali sono i vantaggi?
Non dovrete mai più preoccuparvi dell'obsolescenza dell'hardware, ci pensa il
provider ad aggiornare i vostri server.
Per lo stesso motivo non dovrete mai più preoccuparvi dell'obsolescenza del
software.
Non dovrete più preoccuparvi di salvare i dati e avere server duplicati nel caso
se ne rompa qualcuno, il vostro provider renderà i vostri dati ridondanti, sia
mettendoli su più server, sia distribuendoli geograficamente sul pianeta: se
dovesse scoppiare un incendio nella stanza dove si trova il vostro server, ne
subentrerà istantaneamente un altro con tutti i vostri dati aggiornati, ma che
si trova geograficamente da un'altra parte.
Beneficerete dunque di un'infrastruttura di sicurezza che voi non potreste
nemmeno permettervi.
Ah, e non dimentichiamo anche i costi dell'aria condizionata e il suo impatto
dal punto di vista della sostenibilità ecologica: questo adesso non è più un
problema vostro, Microsoft
possiede ad esempio un data center con migliaia di server... in Islanda. Gli
basta tenere la finestra aperta.
Bello, ma quanto costa?
Non è tanto il prezzo, che comunque è estremamente inferiore ai costi di gestione
di
una rete privata, ma è il modello di pagamento che è cambiato: si paga al
consumo. Avete capito bene, non ha importanza quanti server avete, ma quanto li
usate.
E come se non bastasse potete cambiarli di continuo: se ad esempio per un
periodo dell'anno vi serve più potenza, la aumentate con un click e la riportate
indietro quando non vi serve più. E' come avere una rete che potete
riconfigurare di continuo a vostro piacimento e senza neanche un secondo di stop
all'attività aziendale.
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Opportunità applicative
Fino adesso abbiamo parlato solo di abbattimento dei costi e aumento della
qualità dei servizi, ma cosa c'è di nuovo dal punto di vista applicativo? Cioè
cosa posso fare che prima non potevo?
La maggior parte delle persone associa il concetto di cloud al data
storage distribuito, cioè alla conservazione di file in un posto
centralizzato accessibile da diversi dispositivi.
In effetti questa è una funzionalità molto interessante, faccio le foto delle
vacanze con il mio smartphone, torno a casa e senza doverlo collegare mi trovo
già tutte le foto sul PC. Scelgo quelle che voglio tenere, scarto quelle brutte,
magari elaboro quelle belle e poi senza dover collegare niente vado con il mio
tablet dalla mamma e le faccio vedere le foto delle vacanze. Com'è possibile
questa magia? Semplicemente le foto non si trovano sul dispositivo che le sta
riproducendo, ma sono nel cloud, in una zona a noi riservata
dove possono accedere tutti i nostri dispositivi.
Il cloud comupting può dare molto di più di così. Si divide
in 3 tipologie:
- IaaS (Infrastructure as a Service): è
sostanzialmente quello di cui abbiamo parlato finora e niente di più, il
provider vi rende disponibile un'infrastruttura hardware (server, rete,
dischi, ecc.) con un modello di pagamento a consumo. In questa categoria
ricade ad esempio Aruba Cloud.
- PaaS (Platform as a Service): qui siamo un
passo oltre l'IAAS, il provider oltre all'hardware mi mette a disposizione
un piattaforma applicativa su cui sviluppare software, dandovi molte
funzionalità che sarebbero assai complesse da sviluppare autonomamente. Ad
esempio la comunicazione fra servizi, la replicazione dei dati, servizi di
autenticazione, ecc. In questa categoria ricade
Windows Azure.
- SaaS (Software as a Service): è il livello di
astrazione massimo, il provider vi mette a disposizione applicazioni, a voi
è nascosto sia l'hardware che c'è alla base, sia vi è preclusa la
possibilità di sviluppare altre applicazioni. Ad esempio Microsoft
vi offre Office
365, Adobe vi dà pieno accesso a tutti i suoi strumenti
con la
Creative Cloud, con
Google Drive
potete elaborare documenti, ecc.
Conclusioni
E' evidente ormai che non parliamo solo di condividere dati, ma di
collaborare per crearli, di usare applicazioni e dialogare con dispositivi
differenti.
Vediamo ad esempio un caso affrontato di recente da
Idea R:
- Un vostro cliente usa il portale web per chiedervi assistenza.
- Il supervisore dell'assistenza tecnica vede nel suo applicativo
aziendale che c'è bisogno di un intervento sul posto e decide di inviare un
tecnico.
- Il tecnico riceve sul suo smartphone la scheda di intervento e il
navigatore gli indica la strada più breve per raggiungere il cliente.
- Dopo l'intervento il cliente firma il rapporto di intervento
direttamente sul tablet del tecnico.
- La sede centrale ha seguito passo passo l'evolversi dell'intervento ed è
in grado di emettere fattura all'istante.
- Se l'intervento è stato particolarmente complesso, tutte le informazioni
finiscono automaticamente nella knowledge base aziendale,
in modo che ne benefici sia l'ufficio progettazione che potrà prevenire in
futuro il problema, sia lo staff tecnico che saprà come intervenire se il
problema si riproponesse.
Provate voi a replicare la struttura applicativa precedente facendo tutto in
casa, garantendo l'h24 e con hardware di vostra proprietà... poi mi dite quanto
è costato.
A proposito, anche il blog che state leggendo è basato sul Infrared CMS, il nostro content management system sviluppato interamente su architettura cloud. Se volete entrare maggiormente nei dettagli architetturali, vi invito a leggere: Le prestazioni del tuo blog ti irritano? La soluzione è il cloud.
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