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Lo scopo di un marchio è quello di raccontare con stile una storia, creando
dei codici riconoscibili: lo stile identifica il marchio, mentre il codice serve a stabilire la comunicazione.
L'obiettivo è non sbagliare vestito (il codice) per una specifica festa (lo
stile). Il massimo che può ottenere un marchio è quando il designer riesce a costruire la festa attorno al vestito.
Vediamo come tre big dell'informatica si sono fatti guerra a colpi di codici
di comunicazione e semiotica.
IBM
Il marchio ricorda visivamente le righe dei monitor, ma più importante
concettualmente richiama il sistema binario ovvero il funzionamento dei
computer.
Apple
Il marchio Apple reagisce alla vecchia concezione dei computer IBM con una grafica
letteralmente opposta.
Contrappone alla monocromia di IBM molti colori, alla scritta IBM contrappone
una pura immagine ed infine alla ripetitività binaria del bianco e blu
contrappone righe colorate senza ripetizioni cromatiche.
Windows
Quando alla fine arriva Microsoft con il suo logo Windows va a collocarsi strategicamente fra i due
litiganti, mettendo ordine, continuità ai colori e portando dunque la creatività
Apple all'asettico
mondo dei PC.